Tecnologia, Digitalizzazione, Web, IoT , tutti termini di cui sentiamo parlare quotidianamente e che ridefiniscono ormai tutti i modelli di gestione economica e aziendale, oltre che della nostra vista sociale.
Il settore turistico e culturale, hanno da tempo adeguato un nuovo modello di business proprio grazie all’implementazione dei servizi digitali.
Tuttavia molto ancora rischia di restare incompiuto o addirittura rischia di essere perso se l’orientamento ad investire nelle nuove tecnologie fosse solo ad appannanggio di pochi.
Tursimo e cultura sono il patrimonio principale del nostro Paese e devono quindi porsi con particolare attenzione a valutare le opportunità (ma anche le insidie) che la nuova rivoluzione industriale sta portando nella nostra Società.
Gli aspetti tecnologici e di digitalizzazione hanno già permesso di creare strumenti essenziali per la definizione delle strategie commerciali, come lo sviluppo della comunicazione via web per la valutazione della brand reputetion o lo sviluppo dei sistemi di prenotazione e gestione dei servizi per la distribuzione sul mercato globale.
Se c’è un settore proprio dove le nuove tecnologie, le tante app, i rumor dei Social e i vari Blog con i loro influence o travel specialistr, hanno conquistato una popolarità indiscussa, possiamo dire che è proprio il settore del turismo, dell’intrattenimento, delle esperienza di vita…
Tutto ciò serve sicuramente ad alimentare la comunicazione e favorire l’interesse verso questi servizi, ma dietro a tutto questo devono nascere sempre idee giuste, per lanciare nuove destinazioni, nuovi interessi o semplicemente nuove esperienze in luoghi noti.
Per questo le imprese di questo settore, tanto significativo per il nostro Paese, devono fare i conti anche con la necessità di continuare sul cammino dell’innovazione e gestire in modo consapevole l’aspetto strategico di sviluppo dell’offerta, utilizzando strumenti e infrastrutture tecnologiche in grado di accrescere l’efficienza dei servizi e favorire l’interazione con il Cliente.
La parola d’ordine è sempre innovare il prodotto/servizio e renderlo unico. Innovare nell’essenza o semplicemente nell’esperienza.
In questo contesto l’apporto che le nuove tecnologie, multi-mediali e non solo, possono portare all’offerta turistica territoriale e nazionale sono innumerevoli .
E’ possibile investire per favorire una rete di servizi e di promozione che faciliti la fruibilità e la qualità dei servizi, nonché faciliti l’integrazione tra i diversi prodotti e servizi di un territorio.
E ancora, puntare a sviluppare sistemi che finalmente possano garantire l’accessibilità a tutti i siti che meritano un riconoscimento sul tutto il panorama mondiale.
Sfide non da poco, soprattutto per alcuni contesti del nostro Paese, dove appunto non manca la materia prima ma manca spesso una impronta innovativa e infrastrutturale.
Per questo, anche tra le imprese più piccole del settore, deve crescere l’opportunità e la consapevolezza di adeguare le proprie organizzazioni ai mutati scenari di mercato.
Bisogna essere pronti a gestire una mercato più ampio, più consapevole, più attento alla sicurezza e sicuramente più esigente nelle scelte perché più informato grazie al web.
Il tema delle informazioni e della gestione dei dati è infatti l’altro tema cruciale che interessa significativamente questo settore.
Come raccogliere, conservare e utilizzare i dati. Quali minaccie e opportunità si rpesentano.
Non si tratta solo di gestire la sicurezza legata al servizio turistico e alla concentrazione dei flussi di persone in contesti specifici.
Parlare di Cyber Security in ambito turistico ad esempio, non deve essere un tema rilegato solo ad un ruolo governativo a protezione soprattutto di dati militari e di sicurezza nazionale.
Custodire anche una password per molte piccole imprese del settore sembra essere ancora solo un impedimento alla fruibilità delle operazioni.
Investire in sicurezza e più in generale in un efficace sistema di policy aziendale della sicurezza, significa parlare di investimenti significativi.
Significa analizzare l’organizzazione aziendale e valutare le opportunità di nuove strategie di mercato.
Adottare pratiche e applicazioni di sicurezza adeguate agli scenari attuali, consente non solo di dare un servizio affidabile al Cliente ma anche di gestire, nel rispetto delle normative, le informazioni sensibili dei propri clienti, fonte essenziale per orientare le scelte dei nuovi prodotti e servizi e quindi vero patrimonio aziendale.
Anche lo Stato e le Istituzioni quindi, oltre a porre attenzione agli aspetti di tutela della privacy, hanno tutto l’interesse a sostenere e stimolare le impese verso investimenti di adeguamento tecnologico orientato alla sicurezza, sia sui siti istituzionali che su quelli privati.
Per questo diventa sempre più importante una maggiore diffusione della “cultura della sicurezza” a tutti i livelli di impresa.
E’ necessario cioè che cresca la consapevolezza, di fronte alle nuove sfide poste dallo sviluppo di tecnologie come Cloud, Big Data, Internet of Things, Mobile e Social, che proteggere i dati significa non solo rispondere a logiche normative, ma significa anche e soprattutto costruire e salvaguardare un riferimento indispensabile di informazioni, sulle quali è possibile costruire le strategie di mercato caratterizzato ormai da una concorrenza dai confini invisibili.
E’ chiaro che a fronte di investimenti strutturali per la gestione della Policy di sicurezza aziendale, sia necessario corrispondere anche una competenza professionale sia sugli strumenti tecnologici utilizzati che sulla loro gestione.
Questo aspetto investe pertanto anche l’impiego di professionalità, che in apparenza possono essere valutate come contingenti, ma che invece, soprattutto in ambiti aziendali più organizzati sono da considerarsi permanenti.
Oltre al fatto che si tratta di definire un sistema organizzativo orientato alla sicurezza, e che pertanto riguarda tutti i processi (e i soggetti) presenti in un contesto aziendale.
Nuovo Regolamento europeo sulla Protezione dei Dati Personali
Il nuovo Regolamento europeo sulla Protezione dei Dati Personali, in vigore ormai da maggio 2016, mette in evidenza infatti che l’avvio di un percorso di gestione dell’Information Security & Privacy chiede alle aziende di mettere in campo adeguati modelli di governance, progettualità e soluzioni, per affrontare in maniera adeguata le sfide del mercato.
“Con il nuovo Regolamento Privacy europeo”, spiega una nota, “le aziende pubbliche e private dovranno affrontare una rivoluzione sulla gestione dei dati personali, con l’introduzione di nuovi principi e adempimenti con particolare riguardo alle Violazioni di dati personali (data breach).
Il termine per completare le attività di adeguamento e raggiungere la conformità normativa è previsto per maggio 2018, per tale ragione, aziende e pubbliche amministrazioni hanno l’obbligo di attivarsi tempestivamente per evitare pesanti sanzioni”.
Il Team di Esseti è a tua disposizione per per una valutazione della tua Policy Aziendale. Approfondisci alla sezione Consulenza