Anni fa, un esperimento sempre di Google — Google Trend influenzali (GFT ) — ha fornito stime dell’attività influenzale in oltre 25 paesi tentando di fare previsioni accurate sull’attività influenzale. L’idea alla base era che, monitorando milioni di comportamenti di monitoraggio della salute online di utenti, il gran numero di query di ricerca di Google raccolte poteva essere analizzato per rivelare se l’esistenza o la una presenza di malattia simil-influenzale in una popolazione.
E’ evidente quindi che la discussione attuale sulla invasività di un App per gestire un’emergenza dai risvolti economici letali per tutti, appare quanto meno un po’ fuori fuoco.
Quello su cui invece è opportuno riflettere per cercare di affrontare la realtà che ci aspetta è su come utilizzare le informazioni che possiamo raccogliere o che potremo analizzare, studiare e valutare.
L’emergenza COVID-19 ha segnato un punto di svolta. Credo che ormai sia indiscutibile.
Ci ha fatto intravedere un altro mondo che, inutile negarlo, ci aspetterà da qui in avanti. Potremmo pensare che l’effetto COVID-19 avrà sulla futura generazione lo stesso effetto che ha avuto la tecnologia sulla nostra generazione. Non lo potremo ignorare perché avrà portato ad un nuovo modello sociale.
Cambierà tutto perché comunque dovremo convivere con questa realtà, per poco, per un po’ o per molto. In ogni caso il cambiamento è in atto e non c’è futuro se torniamo indietro.
La tecnologia può offrirci delle soluzioni, ma dobbiamo avere l’umiltà o la coscienza di accettare che non ne abbiamo il controllo, ma dobbiamo invece controllare il nostro livello di coinvolgimento…”non dobbiamo abusare delle nostre emozioni paleolitiche…”
I sistemi economici, le imprese devono accettare l’idea di lavorare su una nuova visione, riprogettare le strategie e soprattutto capire che il mercato avrà una nuova veste e nuove esigenze. E queste sono già note a qualcuno.
Starà nella capacità di acquisire parte di quella conoscenza che porterà a definire i vari punti di forza.
Report su dati e-commerce dell’ultimo periodo, dimostrano già oggi come stanno modificando le aziende le strategie di vendita e di marketing. Dovremo considerare una nuova filosofia di vita, che in ogni caso sarà presente nella realtà che si sta delineando. Un nuovo fronte che però non è sconosciuto perché già “elaborato” da dati acquisiti, comunicati espressi. Il modello di vita che dobbiamo accettare mutato in qualche modo, offrirà sempre di più dati e informazioni alla rete.
Ora più che mai dobbiamo guardare oltre l’attuale. Ora più che mai parlare di innovazione significa comprendere, sotto tutti i profili sociali, il cambiamento che stiamo vivendo.
La diffusa tendenza a mettere in luce tutti gli aspetti che prima avevamo trascurato, che prima non avevamo il tempo di, che prima non erano necessari, che prima erano scontati…ora non lo sono più grazie al COVID-19. Ma direi a questo punto grazie alla rete che ha raccolto questo nuovo mood mondiale e che ce lo mostra, anche se in piccolissima parte.
Questo potrebbe essere già un dato…. nuovi bisogni, nuove priorità che possiamo già vedere, proprio grazie a tutti noi che ogni giorno utilizziamo, non un App che ci segnala possibili situazioni di contagio, ma semplicemente lavorando, facendo running, andando al cinema o prenotando un ristorante.
Un’azienda che pensa ad una visione strategica futura non può tenerne conto.
E già qualcuno lo sta facendo.
Concludiamo con l’esempio di un’icona del mondo della moda come Giorgio Armani, che ha dichiarato guerra ad una visione del mercato che non ha più ragione (e credo non sia solo un aspetto morale…) di esistere.
Cogliendo l’umore attuale ha ridisegnato il suo approccio al mercato, preannunciando un nuovo modello di produzione e organizzazione della sua Maison per diffondere un nuova mission per il suo Brand.