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Attacchi in rete: Petya non sarà l’utimo virus a mettere in ginocchio le aziende

1 Lug , 2017,
esseti
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Mentre ancora si discute sui motivi per cui tante  industrie  sono state coinvolte dall’attaco di Petya &Co, già altre minaccie dilagano in rete.

Fonti: Il Sole 24 oresky TGG24agi.it

attacchi in reteDa WannaCray a Petya, da Nyetya fino a ExPetr. L’Europa e tutto il mondo sotto attacco.

Gli esperti  di sicurezza informatica ancora non hanno visioni concordi, ma in ogni caso si parla di ransomware della stessa tipologia di WannaCry.

Ma come nella prassi di ogni virus che si rispetti, in natura o meno, questi si sono evoluti in forma sempre più dannosa.

 

E’ chiaro che non si tratta ormai più di eventi straordinari, da fronteggiare all’occorrenza.

E’ una questione sistematica con cui tutti dobbiamo fare i conti.

Le prime a farli devono essere le Aziende e le Istituzioni di tutto il mondo. E infatti questi temi sono finalmente diventati prioritari  nell’agenda mondiale di tutti i Paesi.

Anche il vertice del G7 se ne è occupato, emersa l’evidenza dell’impatto che questi attacchi (ormai costanti) potranno avere sull’economia mondiale.

Ma senza andare ai massimi sistemi, bisogna accettare che il problema riguarda tutti e in particolare le Piccole Aziende e il loro management, che ancora si trovano spiazzare, impreparate e sprattutto inconsapevoli dell’importanza di investire su un tema così importante.

Proprio grazie al proliferare delle tecnologie IoT, le aziende si trovano ancora più esposte alle minaccie.

Servono quindi investimenti in tecnologie mirate,  dirette a contrastare gli attacchi in rete e a gestire il controllo e il monitoraggio della sicurezza dei dati e delle produzioni.

 

Serve, in sostanza, indirizzare gli investimenti tecnologici verso esigenze diverse e più strategiche.

In questo ovviamente istituzioni e associazioni dovranno fare la loro parte.

Le priorità sono quelle di  creare condizioni normative e operative in linea con questi obiettivi di investimento, sviluppare una più ampia cultura della sicurezza, creare opportunità e strumenti di sviluppo e diffusione di competenze specifiche.

Valutare quindi le scelte di investimento e i costi della sicurezza.

Su questa tematica si è concentrato il convegno dal titolo “Cybersecurity: una sfida per trasformare un rischio in una opportunità per le Pmi”, svoltosi nella sede di Unindustria a Roma nel mese di maggio


Cybersecurity, per le aziende un investimento che può superare i 100mila euro – di Andrea Marini

 


Le Aziende Italiane sono quindi chiamate urgentemente ad adottare strategie mirate a investire in sicurezza e a sviluppare le competenze idonee a gestire infrastrutture e sistemi di controllo .

Solo l’1,5% delle aziende ha sviluppato misure di sicurezza contro gli attacchi informatici, nonostante il 30,3% abbia riportato un danno da questa minaccia tra settembre 2015 e settembre 2016.


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Intanto il problema sta diventando una questione anche Diplomatica.

Tra Russia Ucraina, Gran Betagna e USA si ricorrono polemiche e accuse reciproche.

Tutto questo quindi avrà effetti non solo economici ma evidentemente anche politici.

E L’Italia non è esclusa. Anzi.

I dati di Eset, produttore europeo di software per la sicurezza digitale, dimostrano che siamo non solo vulnerabili ma anche obiettivo significativo.

Proprio l’Italia sarebbe il secondo Paese, dopo l’Ucraina, più colpito dal virus Petya o sue varianti.

In Ucraina al momento sarebbe stato registrato il 78 per cento delle rilevazioni, in Italia il 10 per cento e, a seguire, ci sono Israele (5%), Serbia (2%), poi Romania, Stati Uniti, Lituania e Ungheria con l’1 per cento delle rilevazioni.

I ricercatori sono concordi nel rintraccaire il focolaio dell’epidemia in MeDoc, un software di contabilità usato in molte aziende in Ucraina tra cui istituzioni, aeroporti e metropolitane.

Molte di queste hanno eseguito un aggiornamento di MeDoc compromesso dal virus malevolo che ha così permesso ai cybercriminali di lanciare la massiccia campagna di ransomware in tutto il mondo.

Steve Grobman di McAfee, non si risparmia nell’avvisare che siamo di fronte ad una sorta di “esercitazione”.

“Siamo convinti che gli eventi di queste ore siano un test per un attacco molto più grande e più audace in futuro”

In sostanza invita aziende e istituzioni ad applicare “con determinazione” gli aggiornamenti contro le vulnerabilità, ad usare “tecnologie avanzate in difesa della sicurezza informatica” ed eseguire “un piano completo di backup dei dati della loro organizzazione”.


Cyber-attacco, Ucraina accusa Russia. Londra pensa a risposte militari – Sky TG24 28 giugno 2017

 

Il virus Petya è già mutato. Ora si chiama Nyetya e fa più paura – ag.it 28 giugno 2017

 


L’aspetto più inquietante è che una volta che questo ransomware è entrato nel sistema, utilizza tre modi per diffondersi automaticamente in una rete, uno dei quali è la nota vulnerabilità Eternal Blue,  a cui si è aggiunto EternalRomance, che lo ha reso più insidioso.

Aziende in ostaggio: pagare il riscatto non è la soluzione.

Il risultato certo degli attacchi in rete, sia che si tratti di Petya, Nyetya o altri ramsonware, è che l’azienda è tenuta in ostaggio.

I dati più importanti e significativi, tutto quello che serve all’Aziende per “vivere” sono ormai criptati e solo un riscatto in Bitcoin promette di sbloccarli. Nel frattempo il virus si diffonde su tutti i computer vicini.

Nonostante la maggior parte delle aziende colpite non hanno altra soluzione che pagare il riscatto, gli esperti consigliano di non abboccare anche perché, nel frattempo, è stata bloccata la mail da cui partiva la richiesta in Bitcoin.

Inoltre i dati sono stati ormai acquisiti e la possibilità di attaccare di nuovo è ormai scontata.

Il riscatto pagato servirà a “finanziare” altri attacchi e nessuno può avere la certezza  (come è già successo) di riavere in dietro file importanti.

 

Leggi altri nostri articoli sul tema

Protezione dei Dati e Privacy: cosa cambia con il nuovo regolamento UE

5 Giu , 2017,
esseti
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Maggiori tutele per la protezione dei dati, nuovi adempimenti e nuove professionalità

Fonte: Garante della privacy

Con l’entrata in vigore del  nuovo regolamento UE in materia di protezione dei dati personali e Privacy, dal 25 Maggio 2018, tutti i Paesi mebri dell’UE dovranno adeguare le proprie politiche in tema di privacy al fine di saranno garantite una corretta tutela dei dati personali, soprattutto di quelli acquisiti tramite la maggiore diffusione dell’uso delle nuove tecnologie.

Maggiori tutele dei cittadini quindi ma anche maggiori opportunità  per le Imprese.

Per i cittadini saranno garantiti maggiori diritti all’informativa e alla possibilità di tutelare maggiormente la diffusione dei propri dati (diritto all’oblio e portabilità dei dati).

Le Imprese e le Istituzioni saranno maggiormente responsabilizzate per garantire una gestione efficace dei dati e tutelare i diritti delle persone ma allo stesso tempo saranno alleggerite da sgravi negli adempimenti e semplificazioni amministrative.

Il video del Garante Privacy sul nuovo Regolamento europeo

Il nuovo regolamento quindi cerca di allinearsi alle nuove tendenze del marcato soprattutto sul fronte dell’utilizzo delle nuove tecnologie.

Queste sono ormai il mezzo principale di comunicazione e circolazione dei dati, e il nuovor egolamento punta ad ottimizzare attraverso un modello di regolamentazione più snello ed efficente la tutela dei dati delle persone senza aggravare le Imprese di ulteriori oneri di gestione.

Protezione dei Dati, Privacy e nuove tecnologie: soluzioni che possono favorire le Imprese nella corretta gestione degli adempimenti.

Per questo la “rivoluzione digitale” e le spinte all’innovazione tecnologica a cui puntano le politiche economiche, consentono alle imprese di investire anche sul fronte dell’adeguamento della gestione dei dati personali attraverso nuovi strumenti di controllo, protezione e gestione dei dati.

Adeguametno tecnologico quindi anche sul fronte gestionale e non solo produttivo. E la tecnologia attuale  consente proprio di intervenire su tutti i fronti, facilitando le attività e gli adempimenti a cui le imprese ncessariamente devono attenersi, anche e soprattuto a loro stessa tutela.

Tecnologie quindi, ma anche professionalità.

Nuove figure professionali saranno quindi chiamate ad intervenire nella gestione di questi processi e nel supportare le Imprese e i loro responsabili nella valutazione e nella gestione di soluzioni organizzative e operative commisurate alle proprie necessità.

Emerge così la figura del Data Protecion Officer (Responabile della protezione dei Dati),  che appunto dal 25 maggio 2018 tutte le Imprese e Enti che trattano grandi quantità di dati sensibili, dovranno nominare o inserire nel proprio organico.

Tale figura è richiesta anche per tutte le aziende che come attività principale, trattando dati personali non necessariamente sensibili ma che per la loro natura o finalità richiedono controlli sistematici da parte degli interessati. Come avviene nel caso della profilazione degli utenti dai siti web.

Si tratta quindi di un’attività ormai applicata da numerose aziende, in grande evoluzione e che sta coinvolgendo sempre più anche le piccole imprese.

In questo contesto quindi la Figura di un professionista in grado di guidare l’Azienda nella corretta applicazione delle procedure relative alla Sicurezza e alla gestione dei dati sarà necessariamente sempre più importante e richiesta.

Quali sono le caratteristiche di questa figura?

Innanzitutto deve possedere una perfetta conoscenza della normativa privacy e trattamento dati personali, ma anche dei mezzi e soluzioni specifiche per la gestione e il trattamento corretto dei datis tessi.

Per questo deve essere anche esperto di tecnologie, o almeno consocerne le funzionalità e le caratteristiche di gestione.

Ma cosa più importante è che deve essere una figura che svolge le sue funzioni i perfetta indipendenza dall’Azienda e in assenza di conflitto di interesse.

E’ tenuto ad informare Azienda e dipendenti in merito agli obblighi previsti dalla normativa, verificando costantemente che tutte le regole previste dalla legge, nello specifico contesto di riferimento, siano applicate correttamente.

Si tratta quindi di un supervisore e controllore della gestione dei dati personali di cui è in possesso l’Azienda ma è anche il riferimento principale degli stessi interessati al trattamento dei dati, nella eventuale richiesta di maggiori tutele, informative o applicazioni di diritti.

Infine è anche il Referente dell’Azienda nei confronti dell’Autorità di controllo (Garante per la Privacy) con il quale deve relazionarsi per qualsisi consultazione.

Federprivacy ha stilato un disciplinare di riferimento per definire in maniera specifica competenze e consocenze di tale figura. Questa professione quindi si esercita attraversouno specifico titolo di certificazione rilasciato a seguito del superamento di un esame.

Richiedi maggiori informazioni ai nostri consulenti privacy >> Contattaci

Accompagnare le imprese nella trasformazione digitale

2 Mag , 2017,
esseti
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Rivoluzione o trasformazione? Come accompagnare le imprese nel processo di change management legato alla tecnologia e alla digitalizzazione?

Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica la Guida dedicata agli strumenti attuativi del Piano nazionale Industria 4.0 e il ministro Calenda, attraverso una lettera diretta alle imprese, ha invitato a cogliere le opportunità offerte dal piano.

In questo scenario storico l’accresciuta capacità di interconnessione sta infatti radicalmente trasformando anche i modelli di business del sistema imprenditoriale e in particolare del sistema industriale con effetti sull’intera intera catena del valore di produzione.

Ma come si stanno preparando le imprese ad affrontare questa svolta? E si stanno davvero preparando?

Le occasioni e gli strumenti sono pronti e assumono diverse caratteristiche e tipologie, proprio per adattarsi a qualsiasi tipo di contesto, dalle grandi imprese alle piccole realtà imprenditoriali.

Innanzitutto è necessario affrontare il percorso avendo prima riconosciuto la necessità di cambiare “pensiero” e soprattutto visione

Industria 4.0 investe tutti gli aspetti del ciclo di vita delle imprese che vogliono acquisire competitività, offrendo un supporto negli investimenti, nella digitalizzazione dei processi produttivi, nella valorizzazione della produttività dei lavoratori, nella formazione di competenze adeguate e nello sviluppo di nuovi prodotti e processi.”

Per questo il punto cruciale è il cambiamento di mentalità e di atteggiamento  delle pmi.

Industria 4.0 è una questione culturale più che tecnologica. Non basta avere attenzione al prodotto, bisogna essere eccellenti un tutte le funzioni aziendali».

Per scegliere la stada della Digital Transformation nelle imprese serve prima di tutto consocenza e competenza.

Per questo sono essenziali piani di formazione e accompagnamento che possano guidare il management  nell’impostazione dei loro progetti di trasformazione digitale, affiancarle sull’individuazione delle migliori opportunità di finanziamento collegate ad industria 4.0, supportarle definendo la roadmap di adozione più efficace e aiutandole nella scelta dei partner più adeguati per cogliere tutte le opportunità disponibili.

Se sei interessato a valutare con noi una  Road Map della Trasformazione Digitale nella tua azienda ecco le nostre proposte

  1. Infrastrutture di rete e Cyber security
  2. Competitività e Digital marketing
  3. Interoperabilità e IoT
  4. Cloud Computing
  5. Smart working e dematerializzazione

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Quando investire nell’IT non è più un problema di budget

Mag , 2017,
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Investire nell’IT attraverso i servizi finanziari di locazione. Un efficace  strumento per la gestione dell’IT Aziendale.

 

locazione finanziaria e operativaQuanto è importante oggi avere strutture e strumenti in grado di favorire la gestione aziendale, in termini di tempi e efficenza dei processi?

Oggi l’IT in azienda ormai non è solo un elemento di “servizio” ma un vero e proprio asset strategico.

Attreverso i servizi di locazione finanziarie e operativa, si possono ottenere vantaggi significativi sul fronte del budget senza precludere l’aggiornamento e l’innovazione dell’IT.

Attraverso questi servizi è possibile acquisire le apparecchiature quando sono necessarie e non quando il budget lo consente. Questi strumento consentono, soprattutto alle piccole e medie imprese, di sostenere veri e propri  piani di aggiornamento della tecnologia alleggerendo l’impatto del costo totale dell’IT sulla gestione aziendale.

Attraverso le nostre Partnership con i principali canali finaziari dei produttori,  possiamo offrire a tutte le tipologie di imprese, piani personalizzati di locazione per l’adeguamento della rete aziendale.


Confrontati subuto con i nostri IT Specialist per valutare quale soluzione d’investimento è la più adatta per rendere ancora più efficente la gestione della tua attività


Esseti è Partner Dell Financial Services per i servizi di locazione finanziaria e operativa

Il Team di Esseti è a tua disposizione per assisterti nella pianificazione del tuo investimento.
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Tra cyber security e sviluppo dell’offerta. Le nuove sfide del settore turistico e culturale.

3 Apr , 2017,
esseti
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turismo e tecnologie

Tecnologia, Digitalizzazione, Web, IoT , tutti termini di cui sentiamo parlare quotidianamente e che ridefiniscono ormai tutti i modelli di gestione economica e aziendale, oltre che della nostra vista sociale.

Il settore turistico e culturale, hanno da tempo adeguato un nuovo modello di business proprio grazie all’implementazione dei servizi digitali.

Tuttavia molto ancora rischia di restare incompiuto o addirittura rischia di essere perso se l’orientamento ad investire nelle nuove tecnologie fosse solo ad appannanggio di pochi.

Tursimo e cultura sono il  patrimonio principale del nostro Paese e devono quindi porsi con particolare attenzione a valutare le opportunità (ma anche le insidie) che la nuova rivoluzione industriale sta portando nella nostra Società.

Gli aspetti tecnologici e di digitalizzazione hanno già permesso di creare strumenti essenziali per la definizione delle strategie commerciali, come lo sviluppo della comunicazione via web per la valutazione della brand reputetion o lo sviluppo dei sistemi di prenotazione e gestione dei servizi per la distribuzione sul mercato globale.

Se c’è un settore proprio dove le nuove tecnologie, le tante app, i rumor dei Social e i vari Blog con i loro influence o travel specialistr, hanno conquistato una popolarità indiscussa, possiamo dire che è proprio il settore del turismo, dell’intrattenimento, delle esperienza di vita…

Tutto ciò serve sicuramente ad alimentare la comunicazione e favorire l’interesse verso questi servizi, ma dietro a tutto questo devono nascere sempre idee giuste, per lanciare nuove destinazioni, nuovi interessi o semplicemente nuove esperienze in luoghi noti.

Per questo le imprese di questo settore, tanto significativo per il nostro Paese,  devono fare i conti anche con la necessità di continuare sul cammino dell’innovazione e gestire in modo consapevole l’aspetto strategico di sviluppo dell’offerta, utilizzando strumenti e infrastrutture tecnologiche in grado di accrescere l’efficienza dei servizi e favorire l’interazione con il Cliente.

La parola d’ordine è sempre innovare il prodotto/servizio e renderlo unico. Innovare nell’essenza o semplicemente nell’esperienza.

In questo contesto l’apporto che le nuove tecnologie, multi-mediali e non solo, possono portare all’offerta turistica territoriale e nazionale sono innumerevoli .

E’ possibile investire per favorire  una rete di servizi e di promozione che faciliti la fruibilità e la qualità dei servizi, nonché faciliti  l’integrazione tra i diversi prodotti e servizi di un territorio.

E ancora,  puntare a sviluppare sistemi che finalmente possano garantire l’accessibilità a tutti i siti che meritano un riconoscimento sul tutto il panorama mondiale.

Sfide non da poco, soprattutto per alcuni contesti del nostro Paese, dove appunto non manca la materia prima ma manca spesso una impronta innovativa e infrastrutturale.

Per questo,  anche tra le imprese più piccole del settore, deve crescere l’opportunità e la consapevolezza di adeguare le proprie organizzazioni ai mutati scenari di mercato.

Bisogna essere pronti a gestire una mercato più ampio, più consapevole, più attento alla sicurezza e sicuramente più esigente nelle scelte perché più informato grazie al web.

Il tema delle informazioni e della gestione dei dati è infatti l’altro tema cruciale che interessa significativamente questo settore.

Come raccogliere, conservare e utilizzare i dati. Quali minaccie e opportunità si rpesentano.

Non si tratta solo di gestire la sicurezza legata al servizio turistico e alla concentrazione dei flussi di persone in contesti specifici. 

Parlare di Cyber Security in ambito turistico ad esempio, non deve essere un tema rilegato solo ad un ruolo governativo a protezione soprattutto di dati militari e di sicurezza nazionale.

Custodire anche una password per molte piccole imprese del settore sembra essere ancora solo un impedimento alla fruibilità delle operazioni.

Investire in sicurezza e più in generale in un efficace sistema di policy aziendale della sicurezza, significa parlare di investimenti significativi.

Significa analizzare l’organizzazione aziendale e valutare le opportunità di nuove strategie di mercato.

Adottare pratiche e applicazioni di sicurezza adeguate agli scenari attuali, consente non solo di dare un servizio affidabile al Cliente ma anche di gestire, nel rispetto delle normative, le informazioni sensibili dei propri clienti, fonte essenziale per orientare le scelte dei nuovi prodotti e servizi e quindi vero patrimonio aziendale.

Anche lo Stato e le Istituzioni quindi, oltre a porre attenzione agli aspetti di tutela della privacy, hanno tutto l’interesse a sostenere e stimolare le impese verso investimenti di  adeguamento tecnologico orientato alla sicurezza, sia sui siti istituzionali che su quelli privati.

Per questo diventa sempre più importante una maggiore diffusione della “cultura della sicurezza” a tutti i livelli di impresa.

E’ necessario cioè che cresca la consapevolezza, di fronte alle nuove sfide poste dallo sviluppo di tecnologie come Cloud, Big Data, Internet of Things, Mobile e Social, che  proteggere i dati significa non solo rispondere a logiche normative, ma significa anche e soprattutto costruire e salvaguardare un riferimento indispensabile di informazioni, sulle quali è possibile costruire le strategie di mercato caratterizzato ormai da una concorrenza dai confini invisibili.

E’ chiaro che a fronte di investimenti strutturali per la gestione della Policy di sicurezza aziendale, sia necessario corrispondere anche una competenza professionale sia sugli strumenti tecnologici utilizzati che sulla loro gestione.

Questo aspetto investe pertanto anche l’impiego di professionalità, che in apparenza possono essere valutate come contingenti, ma che invece, soprattutto in ambiti aziendali più organizzati sono da considerarsi permanenti.

Oltre al fatto che si tratta di definire un sistema organizzativo orientato alla sicurezza, e che pertanto riguarda tutti i processi (e i soggetti) presenti in un contesto aziendale.


Nuovo Regolamento europeo sulla Protezione dei Dati Personali

Il nuovo Regolamento europeo sulla Protezione dei Dati Personali, in vigore ormai da maggio 2016, mette in evidenza infatti che l’avvio di un percorso di gestione dell’Information Security & Privacy chiede alle aziende di mettere in campo adeguati modelli di governance, progettualità e soluzioni, per affrontare in maniera adeguata le sfide del mercato.

“Con il nuovo Regolamento Privacy europeo”, spiega una nota, “le aziende pubbliche e private dovranno affrontare una rivoluzione sulla gestione dei dati personali, con l’introduzione di nuovi principi e adempimenti con particolare riguardo alle Violazioni di dati personali (data breach).

Il termine per completare le attività di adeguamento e raggiungere la conformità normativa è previsto per maggio 2018, per tale ragione, aziende e pubbliche amministrazioni hanno l’obbligo di attivarsi tempestivamente per evitare pesanti sanzioni”.

 

Il Team di Esseti è a tua disposizione per per una valutazione della tua Policy Aziendale. Approfondisci alla sezione Consulenza

Ottimizzazione e visibilità SEO fai da te?

12 Mar , 2017,
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L’importanza dei servizi web marketing per le piccole imprese che intendono acquisire visibilità sul mercato

Quanto tempo possiamo dedicare a strutturare una vera e propria strategia SEO?

Abbiamo le competenze per gestire e sviluppare in maniera continuativa le attività legate alla promozione via web? Sappiamo organizzare e pianificare una campagna SEO?

Grazie alla rete oggi è facile trovare informazioni, corsi (anche gratuiti), articoli, tutorial, bolg e tutto quanto sembra schiarire le nubi delle nostre conoscenze su ogni argomento.

SEO

Ma costruire una attività sistematica (perchè di questo bisogna parlare se vogliamo dare efficacia alle nsotre attività di web marketing) non è ne semplice e ne immediato.

Primo perchè il tempo necessario per informarsi è comunque tempo “speso”.

Secondo perchè  a causa della grande quantità di  informazioni disponibili c’è il rischio di perdere la direzione adeguata alle nostre esigenze.

Per questo affidare un attività di posizionameto SEO o altre azioni di web marketing a chi può gestirle in tempi e modalità più efficaci risulta sicuramente più vantaggioso.

Tra i nostri servizi puoi quindi trovare le soluzioni più adatte alla tua strategia di  posizionamento e di visibilità.

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Office a confronto: Office 365 vs Office 2016

9 Feb , 2017,
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Office 2016Confronto tra Office 2016 come acquisto di una copia unica e un abbonamento a Office 365

Ci sono alcune cose da considerare quando si decide quale versione di office acquistare.

La prima cosa da considerare è che se si decide di acquistare una licenza Office 2016 stand alone le funzionalità del software rimarranno le stesse fino a che non verrà installata una versione successiva. Applicazioni di Office 2016, come Excel, Word e PowerPoint non verranno aggiornate quando vengono rilasciate nuove caratteristiche. Scegliendo invece Office 365 si sottoscrive un servizio per cui tutte le nuove funzionalità saranno disponibili nel momento stesso in cui vengono rilasciate.

Va inoltre considerato che gli acquisti di una copia unica sono destinati a un singolo sistema operativo, quindi la copia di Office è valida per un Mac o per un PC mentre con Office 365 , è possibile installare le applicazioni desktop di Office in un totale di 5 dispositivi, che possono essere una combinazione di Mac e PC ed è possibile inoltre archiviare i file in sicurezza nel cloud e accedervi ovunque, con 1 TB di spazio di archiviazione sul cloud di OneDrive ciascuno per un totale di 5 utenti.

Per quanto riguarda i costi, la scelta della versione desktop di Office 2016 rappresenta un costo una-tantum mentre la scelta della versione 365 comporta un canone di abbonamento da rinnovare annualmente.

Se ti serve aiuto per individuare la soluzione più adatta alle tue necessità, rivolgiti al team di Esseti!

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Protezione sicura del network aziendale

5 Feb , 2017,
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Firewall di nuova generazione per ottimizzare la sicurezza della rete aziendale.

Sviluppare un sistema che consente di gestire le attività aziendali con facilità e immediatezza è senza dubbio un elemento accattivante per il mangement. Ma l’altra faccia della medaglia è la facilità con qui questa gestione può essere compromessa dagli attacchi esterni o dalla poca precauzione con cui ci sia pproccia a questo modello di gestione.

sicurezza della rete aziendaleCloud, IoT, accessi remoti e connettività. Le modalità di accesso al network dell’azienda si moltiplicano in conseguenza delle nuove esigenze del business. Proteggere questi accessi diventa quindi prioritario e indispensabile con Firewall di nuova generazione.

Gli interventi di messa in sicurezza della rete sono quindi necessari (forse di più) di quanto lo sia la stessa digitalizzazione dei processi aziendali, dalla gestione alla comunicazione.

Il campo di attacco (che copre rete, applicazioni, dati e utenti in un ambiente ormai senza confini) rappresenta una delle sfide maggiori per i responsabili della sicurezza aziendale.

Per questo anche le funzionalità di base della tecnologia firewall non possono più essere limitate alle applicazioni e al traffico di rete, ma devono evolversi per coprire l’intera superficie esposta a minacce.

Per aiutarti a individuare  le soluzioni ottimali nell’attuazione delle strategia di difesa della tua rete aziendale, contattaci e consulta i nostri prodotti

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Esperti di Innovazione, Tecnologie e Change Management.

4 Feb , 2017,
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Esperti di Innovazione. Professionisti e ruolo dei Digital Innovation Hub.

Ecco chi aiuterà le imprese ha cogliere le opportunità di Industria 4.0

Per sfruttare gli incentivi previsti dal governo, servono competenze e professionalità in grado di guidare le PMI verso una vera ed efficace applicazione delle strategie di digitalizzazione.

Idonee figure professionali e Istituzioni possono costituire un vero sostegno aelle piccole e medie imprese italiane a gestire con efficacia gli aspetti legati non solo alle scelte tecnologiche (valutazione dei piani di investimento che vanno dalla cyber-security all’Internet industriale, passando per la realtà aumentata e virtuale) ma anche alla gestione amminsitrativa delle agevolazioni fiscali sugli investimenti .

Occorrono competenze e professioanlità specifiche, spesso identificate in Team di Esperti di Innovazione,  per stimolare e individuare le soluzioni più opportune per la gestione del continuo processo innovativo  e stare al passo con i cambiamenti in atto. Laddove le dimensioni dell’azienda lo permettano, tali figure possono fare da guida al cambiamento.

Esperti di innvoazioneE’ su queti aspetti fondamentali che si concentrano in sotanza i professionisti dei Digital Innovation Hub. Queste realtà stanno prendendo piede grazie anche al sostegno di soggetti istituzionali come Confindustria, Confindustria Digitale ed associazioni territoriali.

Malgrado gli Esperti di Innovazione di alto livello siano ormai essenziali, è probabile però che questi non siano sufficientemente intercettabili per le esigenze dei singoli progetti.

Ecco che grazie allo sviluppo in diverse aree territoriali dei Competence Centers e i Digital Innovation Hub queste professionalità saranno più facilmente individuabili e accessibili.


 

Esseti, grazie ai prorpi esperti e professionisti, offre consulenza direzionale e strategica, orientata proprio a sostenere le piccole e medie imprese del nsotro territorio.

Attraverso una formazione specialistica, possiamo inoltre affiancare il personale delle aziende nell’implementazione dei nuovi sistemi di digitalizzazione, curando e realizzando percorsi indivudalizzati o collettivi in stretto collegamento i progetti realizzati.

Possiamo essere la tua risorsa per la gestione ad hoc di singoli progetti innovativi, dalla diagnostica, allo sviluppo, all’integrazione di soluzioni personalizzate.

 

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Industria 4.0 e Agenda digitale: tempo di investimenti in innovazione

31 Gen , 2017,
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Iperammortamento e agevolazioni per gli investimenti in innovazioni tecnologiche per tutte le Aziende.

Il Disegno di LeggeBilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019” (4127), presentato il 29 ottobre 2016 dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, oltre a confermare per il 2017 il superammortamento al 140% previsto per le aziende che investono in beni materiali strumentali nuovi, introduce anche  l’iperammortamento al 250% per investimenti in beni materiali strumentali nuovi – di cui è stato fornito un elenco dettagliato nell’allegato A – che siano “funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo  il modello Industria 4.0”.

Iperammortamento e agevolazioniIl 25 gennaio 2017 a Roma, presso la Camera dei deputati si è svolto il Summit Industry 4.0, evento organizzato da Digital 360 che ha chiamato a raccolta i rappresentanti di quei mondi che insieme determineranno il futuro del Paese nel segno dell’Industry 4.0.

In questo incontro si è voluto dare quindi parola alle imprese direttamente interessate e coinvolte in questo importante piano di rilancio dell’indutria italiana. Passo necessario per dare via all’implementazione di un’azione sinergica di tutte le forze del Paese, dall’industria all’università alle istituzioni.

Nell’incontro sono stati affrontanti temi e questioni specifiche relative al piano Industria 4.0 con particolare riferimento agli aspetti fiscali e alle implicazioni di investimento agevolato nelle forme dell’iperammortamento e super ammortamento.

Questi temi saranno quindi posti all’attenzione dei legislatori per lasciare il campo sgombro da ogni dubbio sulla gestione degli investimenti e che il sistema impresa Italia ora non può più permettersi di rimandare.

Il nostro Team di Esperti IT è a tua disposizione per informazioni e approfondimenti sulle tipologie e le modalità di investimento che consentono di usufruire delle agevolazioni.

Contattaci e consulta i nostri Servizi

 

Luci e ombre di Industry 4.0 Guarda i viedeo

G.Potti – Presidente CNCT


Che cos’è l’Iperammortamento

Con il nuovo iperammortamento al 250%, le aziende che operano in settori altamente innovativi,  hanno la possibilità di beneficiare di un bonus ammortamento al 250% della spesa effettuata.  Ne consegue quindi, che se un bene costa 1000 euro, può essere ammortizzato per un valore pari a 2.500 euro.

L’ iperammortamento 250% 2017 permette alle aziende di acquistare il nuovo bene strumentale fino al 30 giugno del 2018, a patto che l’ordine con il relativo acconto sia superiore al 20% e venga versato entro il mese di dicembre del 2017.


Allegato AConsulta l’elenco dei beni materiali strumentali che potranno godere dell’iperammortamento al 250%
Allegato BConsulta l’elenco  dei beni immateriali strumentali, connessi ad investimenti in beni materiali «Industria 4.0», che potranno usufruire del superammortamento al 140%