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Voucher per consulenza in innovazione

19 Ott , 2023,
esseti
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Nuove opportunità per contributi a fondo perduto per investimenti in digitalizzazione.

Le domande di richeista contributi dovranno essere presentate a partire dalle 12 del 26 ottobre 2023 ed entro le 12 del 23 novembre 2023.

Voucher per consulenza in innovazione

Fonti: MIMIT

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Di cosa si tratta?

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato le procedure per la richeista di contributo che le imprese possono presentare per finanziare i loro investimenti di innovazione e digitalizzazione.

Innanzitutto è importante ricordare che l’azienda che abbia presentato domanda di contributo a valere sul decreto ministeriale 7 maggio 2019 – ovvero sul precedente bando Innovation manager –  e abbia avuto il contributo non può ripresentare la domanda .

Ciò nonostante può essere un’opportunità importante per molte PMI e comunque per tutte coloro che non erano potute rientrare nel precedente finanziamento per esaurimento di risorse.

Chi può essere beneficiario del contributo?

Tutte le micro, piccole o medie imprese purchè non rientrino tra le imprese attive nei settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione “De Minimis” (settore della pesca, acquacoltura e produzione primaria dei prodotti agricoli).

Sono poi indicati i requisiti di ammissibilità tipici delle procedure di affidamento contributi che richiedono:

  • di avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali;non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  • non aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.

Possono inoltre beneficiare del Voucher anche le reti d’impresa composte da un numero non inferiore a tre PMI in possesso dei requisiti descritti, purché il contratto di rete configuri una collaborazione effettiva e stabile e sia caratterizzato dagli elementi di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto 7 maggio 2019.

Qual'è l'intensità del contributo?

Il contributo riguarda le spese sostenute a fronte di prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a 9 mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete.
Contributi voucher consulenza innovazione
mico, piccole e medie imprese

L’agevolazione è costituita da un contributo in forma di voucher concedibile in regime “de minimis”:

Micro e piccole: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro

– Medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro

– Reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 mila euro

Chi sono i Manager dell'innovazione a cui si deve rivolgere l'impresa?

Per manager dell’innovazione qualificato e indipendente si intende un manager iscritto nell’apposito elenco costituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy oppure indicato, a parità di requisiti personali e professionali, da una società iscritta nello stesso elenco e che risulti indipendente rispetto all’impresa o alla rete che fruisce della consulenza specialistica.

L’elenco è consultabile  alla pagina dedicata del MIMIT, ma è importante ricordare che ogni manager può assumere un solo contratto di consulenza.

Tipologie di investimenti: Ancora le tecnolgie abilitanti

La consulenza deve essere finalizzata a indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e delle reti attraverso l’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 individuate tra le seguenti:

– big data e analisi dei dati;

– cloud, fog e quantum computing;

– cyber security;

– integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;

– simulazione e sistemi cyber-fisici;

– prototipazione rapida;

– sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);

– robotica avanzata e collaborativa;

– interfaccia uomo-macchina;

– manifattura additiva e stampa tridimensionale;

– internet delle cose e delle macchine;

– integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;

– programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;

– programmi di open innovation.

Gli incarichi manageriali possono inoltre indirizzare e supportare i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso:

– l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;

– l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.

Le specifiche circa contenuto e finalità delle prestazioni consulenziali, nonché durata e compenso, devono risultare da un contratto di consulenza sottoscritto dalle parti successivamente alla data di presentazione della domanda di ammissione al contributo.

Come fare per presentare la domanda

E’ importante avere già chiaro qual’è il progetto di investimento sul quale è necessrio investire e in ogni caso avere già acquisito un contatto con l’innovation Manager iscritto nell’elenco del ministero.

Questo perchè come descritto tra le modalità di presentazione, deve essere stipulato un contratto di consulenza specifico per il progetto da realizzare.

Per la procedura di presentazione della domanda invece deve essere seguita la procedura on line automatica predisposta dal ministero che può anche essere delegata, con apposita procedura, ad un soggetto esterno.

I dettaglio sono indicati nel Decreto e nella documentazione di riferimento

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