Category Archives: Formazione

Industriamoci: Cultura d’impresa per i giovani

3 Mar , 2017,
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Il progetto promosso da Confindustria su l’attuazione di iniziative per la diffusione della cultura d’impresa

EsseTi aderisce al Progetto promosso dai Comitati Piccola Industria e dal Gruppo Giovani Imprenditori attraverso Confindustria Toscana Sud sui territori di Arezzo, Grosseto e Siena.

Nell’ambito del progetto sono previste una serie di attività in collaborazione con le scuole quali testimonianze, visite didattiche, stage e project work.

Industriamoci

IndustriamociL’obiettivo delle inziative attuate con il progetto è quello di rendere sempre più stretti i rapporti di collaborazione fra istituti tecnici e professionali e le imprese del territorio, nella consapevolezza che formare e disporre di giovani qualificati ed in linea con le esigenze aziendali locali sia una strada irrinunciabile per sostenere la crescita e l’innovazione del sistema produttivo.

Il progetto si colloca nel contesto della Legge 107/2015, più nota come “La Buona Scuola”, che ha introdotto per le istituzioni scolastiche l’obbligo di attivare percorsi di alternanza scuola-lavoro, riconoscendo il diritto degli studenti italiani di imparare lavorando, e che del resto comporta per le imprese un impegno molto significativo, per il quale è necessario dotarsi di un sistema organizzato per gestire i rapporti con le istituzioni scolastiche.

EsseTi insieme ad altre 3 Aziende locali di Confindustria Toscana Sud, partecipa al primo dei 4 incontri previsti nel Progetto, rivolto agli studenti della IV calsse dell’Istituto Bandini di Siena.

In questo incontro  si parlerà di Tecnologie dell’Informazione e industria 4.0, con l’obiettivo di coinvolgere i giovani studenti al tema dell’innovazione digitale che ormai costituisce una delle prime priorità di investimento del sistema industriale e aziendale nel nostro Paese.

Le aziende del territorio si presentano quindi alle nuove generazioni per indicare la strada delle competenze del prossimo futuro di quelle che in buna sostanza potranno essere oggetto di piani di istruzione e alternanza scuola-lavoro sui quali la stessa Scuola punta ad investire.

EsseTi, attraverso l’intervento dell’Ing. Stefano Susini, CEO di Esseti e Vice presidente sezione terziario presso Confindustria Toscana Sud,  parlerà di ​“Cloud ​Computing e Cybersecurity”.

“Ritengo – afferma Stefano Susini,  che l’alternanza scuola/lavoro sia un momento fondamentale per la crescita dei lavoratori del domani. Le imprese di oggi hanno sempre meno bisogno di forme di apprendimento standardizzate e sempre più di giovani pronti ad imparare facendo, pronti a rispondere con le loro competenze e le loro capacità alle sfide continue che l’innovazione ci pone davanti. È fondamentale che scuola e imprese si avvicinino sempre più per poter progettare insieme percorsi che nello stesso tempo siano di stimolo per i ragazzi e li aiutino a superare la barriera fra momento formativo e momento applicativo che purtroppo permane nella nostra società. Sicuramente iniziative come questa contribuiscono a rafforzare il dialogo fra insegnanti e imprenditori che spesso è stato troppo debole in passato.”

 

Esperti di Innovazione, Tecnologie e Change Management.

4 Feb , 2017,
esseti
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Esperti di Innovazione. Professionisti e ruolo dei Digital Innovation Hub.

Ecco chi aiuterà le imprese ha cogliere le opportunità di Industria 4.0

Per sfruttare gli incentivi previsti dal governo, servono competenze e professionalità in grado di guidare le PMI verso una vera ed efficace applicazione delle strategie di digitalizzazione.

Idonee figure professionali e Istituzioni possono costituire un vero sostegno aelle piccole e medie imprese italiane a gestire con efficacia gli aspetti legati non solo alle scelte tecnologiche (valutazione dei piani di investimento che vanno dalla cyber-security all’Internet industriale, passando per la realtà aumentata e virtuale) ma anche alla gestione amminsitrativa delle agevolazioni fiscali sugli investimenti .

Occorrono competenze e professioanlità specifiche, spesso identificate in Team di Esperti di Innovazione,  per stimolare e individuare le soluzioni più opportune per la gestione del continuo processo innovativo  e stare al passo con i cambiamenti in atto. Laddove le dimensioni dell’azienda lo permettano, tali figure possono fare da guida al cambiamento.

Esperti di innvoazioneE’ su queti aspetti fondamentali che si concentrano in sotanza i professionisti dei Digital Innovation Hub. Queste realtà stanno prendendo piede grazie anche al sostegno di soggetti istituzionali come Confindustria, Confindustria Digitale ed associazioni territoriali.

Malgrado gli Esperti di Innovazione di alto livello siano ormai essenziali, è probabile però che questi non siano sufficientemente intercettabili per le esigenze dei singoli progetti.

Ecco che grazie allo sviluppo in diverse aree territoriali dei Competence Centers e i Digital Innovation Hub queste professionalità saranno più facilmente individuabili e accessibili.


 

Esseti, grazie ai prorpi esperti e professionisti, offre consulenza direzionale e strategica, orientata proprio a sostenere le piccole e medie imprese del nsotro territorio.

Attraverso una formazione specialistica, possiamo inoltre affiancare il personale delle aziende nell’implementazione dei nuovi sistemi di digitalizzazione, curando e realizzando percorsi indivudalizzati o collettivi in stretto collegamento i progetti realizzati.

Possiamo essere la tua risorsa per la gestione ad hoc di singoli progetti innovativi, dalla diagnostica, allo sviluppo, all’integrazione di soluzioni personalizzate.

 

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Cloud computing novità e prospettive

30 Gen , 2017,
esseti
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Cloud ComputingSecondo le previsioni degli esperti, per il 2017 si confermeranno Leader il Cloud e l’IoT.

Secondo le analisi di Assinform-Netconsulting Cube il mercato digitale italiano (informatica, telecomunicazioni e contenuti) crescerà  dell 1,6 % nel 2017  trainato da i veri protagonisti del mercato: cloud e IoT. Come già registrato nel 2016,  per il 2017, il cloud cresce a tassi del 26%, l’IoT del 17%, il mobile business di oltre il 13% e le soluzioni per la sicurezza del 5%.

E’ in questo quadro che si elgge  positivamente una costante attenzione delle medie imprese verso al conversione sui sistemi Cluod Computing e sulla sempre più ampia interconnettività dei vari dispositivi. Anche le Piccole imprese  hanno iniziato ad affiancarsi alle grandi in chiave di trasformazione digitale della propria attività.

E’ noto che le  opportunità offerte dal cloud computing costituiscono anche un abbattimento dei costi di infrastruttura oltre che un abbattimento delle barriere d’accesso a nuove applicazioni e pay per use delle risorse. Tuttavia è importante conoscere gli aspetti legati alla gestione di questi sistemi e di questa nuova organizzazione sociale e aziendale.

Gli aspetti legati alla sicurezza e gestione dei dati ad esempio, non devono essere trascurate, così come l’integrazione dei vari sistemi esistenti e di nuova generazione.

Se intendi approfondire quindi questi aspetti per la tua ttività o per aprire nuove opportunità per la tua professione consulta il nostro catalogo di formazione e scegli il corso più adatto ai tuoi obietti!

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Web Marketing e SEO: come utilizzare le risorse offerte dalla rete

19 Gen , 2017,
esseti
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Formazione web marketing e SEOUtilizzare gli strumenti della rete per promuovere la propria attività e farsi notare

Come poter sfruttare al meglio le risorse diffuse in rete per avviare o sviluppare le proprie attività di marketing via web?

Come costruire la propria professione imparando ad utilizzare questi strumenti?

Le opportunità che si aprono in questi campi sono veramente molteplici, come ampia e in continua evoluzione è la rete appunto!

Per essere sempre aggiornati su questo fronte significa quindi prima di tutto non perdere d’occhio prorio il web e quello che accade.

La caratteristica principale di questo settore è che cambia di continuo. Non basta solo vedere e consultare i vari Social senza una meta precisa. Non basta vedere alcune statistiche senza aver fissato alcuni obiettivi di riferimento per impsotare una strategia mirata.

Non è un gioco insomma, ma una precisa procedura “scientifica”. Un lavoro bene organizzato.

Niente è lasciato all’improvvisazione.

Si può partire da alcuni semplici elementi. Ad esempio costruire un proprio FED READER e leggerlo costantemente: seguire i blog di settore, i forum e le community e tenersi aggiornato sulle novità.

Formarsi in modo adeguato  sull’uso degli strumenti di Web marketing consente di raccogliere in maniera sistamtica e organizzata informazioni dalla rete per analizzare e misruare i risultati delle nostre azioni.

Non ultimo, è importante anche saper comunicare e conoscere le regole della comunicazione via web. Sviluppare applicazioni o utilizzare le risorse del web per le attività di marketing non è solo un problema tecnico, ma forse e soprattutto anche un problema di come si riesce a comunicare.

Sono aspetti che ovviamente richiedono tempo ed esperienza, ma soprattutto formazione specifica, almeno nella fase iniziale.

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Mobile Trasformation: dove si concentreranno le strategie di digital marketing

15 Ott , 2016,
esseti
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Fonte: digital4.biz; dday.it

L’utilizzo sempre più costante dei dispositivi mobili trasforma inevitabilmente le strategie e gli orientamenti delle aziende. Le aziende stanno quindi sviluppando con sempre più necessità, strategie di marketing in grado di  rispondere in modo originale e innovativo a questa evoluzione dei consumatori, adottando sempre di più politiche mobile-oriented.

Questa necessità oggi si conferma anche con l’annuncio che Google sta per separare l’indice dei siti, tramite il quale fornisce risultati alle ricerche, in due. L’indice mobile verrà scorporato da quello desktop, sarà più aggiornato e fornirà risultati con più velocità. Una rivoluzione silenziosa che cambierà radicalmente il modo di ottenere risultati dal motore di ricerca.

È quanto affermato dall’analista Gary Illyes, Webmaster Trends Analyst di Google, dal palco della PubCon, l’evento dedicato al digital marketing.

Secondo Illyes, non solo verrà creato un indice per i dispositivi mobile, ma verrà anche privilegiato. Significa che, a parità di termini di ricerca, i risultati che fornirà Google saranno molto differenti a seconda che la ricerca venga effettuata da dispositivo mobile o desktop.

Sembra che il nuovo indice, quello mobile, verrà privilegiato, aggiornato più frequentemente e sarà in grado di produrre risultati “più freschi”.

Questa mossa, perfettamente plausibile, rientra nella strategia già adottata circa un anno fa, quando Google decise di penalizzare i siti non mobile friendly , ovvero non ottimizzati per la visualizzazione su smartphone, ed è conseguenza delle altissime percentuali di navigazione web su smartphone a discapito dei computer fissi.Lo smartphone rappresenta oggi un touch point dalle mille opportunità, capace di creare modalità di ingaggio dei consumatori del tutto nuove.

Conviene quindi porre particoalre attenzione al canale mobile, visto anche che l’importanza dell’utilizzo di questi dispositivi per le vendite on-line.

Secondo recenti studi, il valore delle vendite online provenienti da smartphone vale il 10% del totale e-commerce italiano. Il il 41% degli utenti effettua acquisti di beni e servizi dal proprio smartphone e il 55% utilizza il dispositivo fuori dal negozio per controllare prezzi e promozioni. Non a caso l’advertising online, nel primo trimestre del 2016 è cresciuto del 135,4%.

La quantità di dati in “transito” dal canale mobile è quindi quella su cui si pone maggiore attenzione anche perchè consente di misurare in tempi brevissimi i ritorni e le risposte delle strategie adottate.

Le stesse strategie per l’indicizzazione e il posizionamento adottate dalle aziende market-oriented dovranno quindi concentrare l’attenzione su questo canale e adeguare i propri strumenti di analisi a questa tendenza.

Questo aspetto determina quindi una maggiore concentrazione anche delle competenze tecniche richieste dalle aziende per gestire al meglio questi strumenti e valutare scelte di investimento su tecnologie dedicate.

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Fondi Paritetici Interprofessionali: competenze professionali per la competitività

1 Lug , 2015,
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images2Finanziare la formazione del personale attraverso l’utilizzo dei fondi interprofessionali.

Fonti: legge 388 del 2000, Circolare INPS n. 71 del 2 aprile 2003 modificata dalla Circolare n. 107 del 1 ottobre 2009

I Fondi Paritetici Inteprofessionali nazionali, per la formazione continua sono organismi di natura associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle Parti Sociali a cui le aziende possono liberamente iscriversi richiedendo all’INPS che venga loro trasferito il versamento obbligatorio dello 0,30% per ogni dipendente che dal 2004 ogni azienda versa.

La raccolta dei versamenti da parte dei Fondi  hanno la finalità di stanziare risorse per la formazione dei dipendenti aziendali, attraverso specifici Avvisi a cui le Aziende possono partecipare.

L’iscrizione ad un Fondo interprofessionale consente quindi alle aziende di richiedere contributi per finanziare la formazione dei propri dipendenti.

Esistono due modalità per accedere ai finanziamenti:

  • Voucher formativi individuali che possono essere utilizzati per l’iscrizione a percorsi formativi interaziendali;
  • Piani formativi aziendali finanziabili tramite Avvisi o, per alcuni fondi, ricorrendo al Conto formazione e/o individuale aziendale costituito dalle risorse accantonate.

Tutte le iniziative formative che proponiamo,  possono essere finanziabili dai Fondi Interprofessionali, direttamente tramite voucher oppure progettate ad hoc, sulla base delle specifiche richieste dell’impresa e presentate come Piano Formativo Aziendale per nome e conto dell’azienda richiedente.

Come si aderisce ad un Fondo Interprofessionale?

  • Per aderire ai Fondi Interprofessionali è necessario scegliere nella “Denuncia Aziendale” del flusso UNIEMENS aggregato (ex DM10/2), all’interno dell’elemento “Fondo Interprof”, l’opzione “Adesione” inserendo il codice del Fondo Interprofessionale e il numero dei dipendenti interessati all’obbligo contributivo.
  • L’azienda inizia ad accantonare i Fondi Interprofessionali dal mese di competenza della Denuncia Aziendale (ex DM10/2) nel quale è stato inserito il codice del Fondo Interprofessionale scelto.
  • L’adesione a un Fondo Interprofessionale è unica e non va rinnovata ogni anno.
  • L’adesione a un Fondo Interprofessionale non comporta alcuna spesa aggiuntiva per l’impresa.

Ecco un elenco dei Fondi Interprofessionali istituiti e a cui è possibile aderire, in base ai settori operativi aziendali

Fond.E.R
Fond-Artigianato
Fon.Coop
Fondimpresa
Fondo Dirigenti PMI

FAPI
FONDIR
FOR.TE
Fondirigenti
FON.TER
Fondoprofessioni
Fon.Ar.Com.
For.Agri.
Fondazienda
Fondo Banche Assicurazioni
Formazienda
Fonditalia
Fondo Formazione Servizi Pubblici

 

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Finanziamenti e agevolazioni per le PMI. Bandi e Opportunità

Lug , 2015,
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finanziamenti1Opportunità di finanziamenti e agevolazioni alle imprese anche micro, da Stato e regione. Prossime scadenze.

Fonte: Regione Toscana

La Regione Toscana ha messo a disposizione una Guida on line per orientare le imprese verso le opportunità di Co-finanziamento, agevolazioni fiscali, incentivi e semplificazioni messe a disposizione dalla Regione e dallo Stato. La Guida online dei bandi aperti per le imprese fornisce un accesso diretto ai singoli bandi per incentivi e co-finanziamenti emessi dalla Regione, dal Ministero dello Sviluppo economico (Mise) e dall’Europa, aperti e di prossima scadenza, nei diversi settori produttivi e di gestione aziendale. Contiene inoltre le agevolazioni fiscali, le agevolazioni per assunzioni lavoratori, le semplificazioni introdotte dal Governo per le imprese.

Una delle opportunità offerte dalla Regione Toscana, attraverso l’utilizzo dei Fondi POR Creo FESR e PRSE, riguarda la realizzazione di progetti di investimento per l’innovazione delle MPMI da attuarsi con l’acquisizione di servizi qualificati come definiti nell’allegato “Catalogo dei servizi qualificati per le imprese toscane – Aree A e B” approvato con decreto 4983 del 05/11/2014.

Le presentazioni delle domande di finanziamento sono aperte dal 15 gennaio 2014 al 30 aprile 2015 e successive aperture semestrali con  scadenza 31/10  e 30/04 di ogni anno.

Possono presentare domanda le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI), in forma singola o associata in ATS, ATI, Reti di imprese senza personalità giuridica (Rete-Contratto), Reti di imprese con personalità giuridica (Rete-Soggetto), Consorzi esercitanti un’attività identificata come prevalente rientrante nei  Codici ATECO ISTAT 2007 specificati dal Bando.

I Progetti di investimenti dovranno realizzarsi nell’ambito di specifiche priorità tecnologiche

ICT e FOTONICA
FABBRICA INTELLIGENTE
CHIMICA e NANOTECNOLOGIA

I Progetti e gli investimenti che l’Impresa intende realizzare  e per i quali sono staziati i finanziamenti sono specificati per ogni tipologia di servizio ed in relazione alle dimensioni dell’impresa. Riguardano sia l’investimenti materiali che immateriali. E’ indicato l’investimento massimo ammissibile, che comunque non può superare € 50.000,00 anche nel caso di acquisizione di due tipologie di servizio. L’ investimento minimo ammissibile varia in relazione alle dimensioni dell’impresa come segue:
microimpresa Euro 10.000,00
piccola impresa Euro 12.500,00
media impresa, consorzi, ATI/RTI e contratti di rete Euro 20.000,00

La copertura del finanziamento, ad approvazione del Progetto rpesentato, potrà riguardare tutte le spese sostenute dalla data successiva alla presentazione del progetto. Per la prossima scadenza del 31 Ottobre 2015, varranno quindi tutte le spese sostente e opportunamente documentate a partire dal 1 Novembre 2015.

Attraverso questo Bando, le Imprese Toscane possono avere un effettivo sostegno alla realizzazione di investimenti in Innovazione e Servizi ICT volti all’integrazione operativa e informatica tra l’impresa e i suoi clienti. In questo ambito rientrano servizi di CRM e CEM e in generale, tutti i processi di adeguamento tecnologico che consentono di agevolare e migliorare la conoscenza del mercato e favorire la fidelizzazione con il Cliente e promuovere la comunicazione e il brand sul mercato.

I nostri consulenti sono a disposizione delle Imprese interessate, per valutare le soluzioni di investimento e la fattibilità dei Progetti.

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